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Compliance

Con il supporto di Prima Fiduciaria, leader in Italia nella protezione dei patrimoni mediante i servizi fiduciari, volevamo costruire un servizio innovativo che, senza violare i principi dell’ordinamento sulla protezione dei terzi creditori, mitigasse il rischio reputazionale per gli imprenditori sfortunati, caduti vittime della crisi.

Ci siamo chiesti se la tutela dei creditori di una azienda possa essere in qualche modo lesa dal trasferimento delle quote della società in cui l’azienda è contenuta. E, quando la società è di capitali, ci siamo dati risposta negativa, in quanto di regola, quando la società è a responsabilità limitata, il socio non risponde personalmente delle obbligazioni contratte dalla società.

Ci siamo chiesti quale impatto della eventuale sostituzione degli amministratori in pendenza di una procedura concorsuale: e siamo arrivati alla conclusione che l’amministratore sostituito conserverà le proprie responsabilità per quel che ha fatto prima; ma che nessuna norma impone che lo stesso continui a risultare in carica, se trova qualcuno disposto a sostituirlo.

Dalla nostra indagine è poi emerso che talvolta, per ingiustificati timori, gli imprenditori soci di società in procedure concorsuali scelgono di mantenere lo status di socio, con gravissimo danno reputazionale, specie per quanto attiene al merito creditizio. Altre volte, imprenditori disperati trasferiscono le quote a “prestanome” o terzi nulla tenenti pur di liberarsene. E’ però emerso che manca un servizio professionale organizzato volto a risolvere il problema. E nessuno si rende disponibile a farlo, perché la meccanica delle banche dati di segnalazione automaticamente penalizza l’intestatario delle quote della società fallite o in concordato. Mentre essere amministratore in una società in concordato o fallita sembra attività foriera di chissà quali imponderabili rischi.

Abbiamo quindi ideato e costruito, con il nostro team legale, un servizio tecnico volto a risolvere il problema. Un Trust interno, costituito con atto notarile, dotato di codice fiscale italiano, ma regolato dalla Legge di Jersey, disponibile ad intestarsi le quote delle società decotte, amministrato da International Trust Company Shpk che, essendo residente in Albania, è totalmente disinteressata dalla propria segnalazione nelle banche dati italiane sul merito creditizio. Con un gruppo di professionisti esteri che, dotati di codice fiscale italiano, cureranno ove necessario i rapporti con la curatela delle società fallite e se del caso provvederanno essi stessi a tempestiva istanza di autofallimento (quando la società ne abbia i presupposti e non sia ancora fallita al momento del mandato).

Siamo coscenti del coraggio che comporta erogare un servizio così innovativo, tra operatori che spesso, con ingiustificato timore, vedono l’accesso alle procedure concorsuali. Tuttavia tenendo ferma la bussola sul rispetto delle norme, il nostro servizio viene erogato con massima attenzione alla compliance, senza recare danno alcuno né ai terzi creditori, né all’erario, essendo riconducibile ad un servizio fiduciario riservato alle imprese in crisi.

International Trust Company Shpk rispetta gli obblighi di adeguata verifica ai fini antiriciclaggio sui mandati che riceve, quelli di registrazione e quelli di segnalazione delle operazioni sospette. Rispetta inoltre le specifiche normative applicabili in Albania.